Storia di una continua evoluzione - A.S.D. Società Scherma Prato

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Storia di una continua evoluzione

Nell’Ottobre del 1990 nacque questo sodalizio con l’intento di avviare all’agonismo quei giovani che, a Prato, scoprivano lo sport della scherma.

Giorno per giorno di fatti ne sono accaduti, grazie alla passione, alla tenacia, alla convinzione di coloro che negli anni hanno consolidato la Società.
Gli atleti del Maestro Colombo possono vantare soddisfazioni importanti, che vanno dai titoli regionali, alle vittorie in tornei Nazionali, internazionali ed alla partecipazione in gare di Coppa del Mondo under 20 ed assolute.

Possono vantare la continuità di scuola perché tra di loro Banchelli Fabio, Ballini Jacopo, Biagioli Tessa, Cavia Francesca, Lepri Marco, Teodoro Guerrini, Alessandra Frasconi, Bernardo Goti, Alice Casali, Priscilla Del Mastio sono divenuti, a loro volta, Maestri ed allenatori.
Si devono aggiungere a queste soddisfazioni sportive anche quelle organizzative che hanno impegnato la Società Scherma Prato nel coordinamento di gare Nazionali assolute, regionali, di sperimentazioni agonistiche per i più giovani e di proposte culturali per tecnici e nel 2014 i Campionati del Mondo per Maestri di Scherma.

Quanto fatto ( e la lista sarebbe lunga…) ha un presupposto fondamentale: la scherma è un affascinante gioco d’armi, praticabile da chiunque, che regala divertimento, emozione, sanità fisica, ma soprattutto quella soddisfazione di se stessi che permette ai giovanissimi di trovare la sicurezza per affrontare i futuri impegni e a quelli meno giovani di trovare quella serenità d’animo di cui, certamente, tutti abbiamo bisogno.

Abbiamo rinfrescato l’immagine della Società con un restyling del logo e una nuova faccia per il nostro sito.

10 OTTOBRE 2020

Una vita di 10950 giorni che dovrebbero essere riassunti in poche righe.
Mi scuserete se non riuscirò a dire tutto, se tralascerò qualche avvenimento, ma le cose fatte in una vita sono tante come tante sono state le persone che nel tempo hanno frequentato la Società Scherma Prato, come allievi, genitori, dirigenti.
Ci sono stati coloro che l’hanno trattata come amici e chi l’ha scrutata come antagonista.
Desideravamo fare una festa per questo compleanno in una sede prestigiosa dove invitare tutti, ma per ovvi motivi di prudenza e di buon senso dobbiamo rimandare ad altra data.
In ogni caso non ci potevamo esimere dal celebrare questo traguardo.
Per farlo è obbligatorio porre tre condizioni:
1 – ripercorrere i dati salienti che hanno contraddistinto il nostro operato.
2 -  non arrabbiarsi se tanti non saranno citati nel lungo elenco di successi e di soddisfazioni che la Scherma Prato ha inanellato
3 – quei pochi che saranno ricordati fungono solo da esempio per riassumere questi trenta anni.
Per chi non lo sapesse, o per chi se lo fosse dimenticato, la storia della scherma pratese inizia nel 1984 per interessamento del Maestro Lucio Nugnes, del Centro Giovanile di Formazione Sportiva e di un giovane istruttore, Faustino Colombo, che viene collocato a fare i primi corsi in un ambiente che definirò “folcloristico” e la chiudiamo lì.
Malgrado tutto i corsi funzionano e nel 1989 matura la decisione di costituire una società sportiva. Quindi i signori Risa, Camuso, Cavalieri, la Signora Lori con Alberto Bonistalli, primo presidente, formalizzano l’atto costitutivo, iscrivono il sodalizio alla Federscherma e il 10 Ottobre 1990 ufficialmente nasce la Società Scherma Prato.
Inizia anche l’avventura agonistica, quella vera, quella della federazione e, a dire il vero non inizia per niente male: la Scherma Prato si mette in evidenza nelle categorie giovanissime con qualche podio regionale e in più categorie.
Ma la vita societaria non si risolve solo nella pratica sportiva, si matura anche in quella organizzativa ed il primo impegno che la Scherma Prato assolve è quello di strutturare la fase provinciale dei giochi delle gioventù di scherma. 270 partecipanti suddivisi in categoria d’età si presentano alla palestra di S. Paolo………..ed è festa, quella vera, di sport e genitori, di gioco e di ragazzi.
In pratica è l’inizio di una lunga serie di gare che la Società Scherma Prato organizzerà con successo grazie all’aiuto dei soci, della pubblica amministrazione che incoraggia queste riunioni ed alla Federazione Italiana di Scherma che evidentemente si fida delle capacità organizzative.
Siamo così al 1996, entro breve si giocheranno le Olimpiadi ad Atlanta; l’ultimo atto prevede la disputa dei campionati assoluti necessari alla formazione delle rappresentative italiane. La scelta cade sulla nuova provincia di Prato che ospita spada maschile e femminile, sciabola maschile sia individuale che a squadre. Uno sforzo immane ma le finali, trasmesse in diretta dalla RAI dall’auditorium Datini, restituiscono un’immagine di una città pratese moderna ed originale grazie a quella composizione di stoffa tricolore, grande ma leggera, quasi onirica, che sulla pedana della finale non è solo bandiera, ma simbolo del lavoro più tipico di questa città.
Gli anni passano, si proseguono le gare sia giovanili che assolute, si gode di altri successi regionale e nazionali con l’acuto di Petra Marlazzi che è la prima fiorettista pratese a partecipare a gare di coppa del mondo sia assolute che under venti. Con lei anche Alessandra Bonacchi, nella sciabola giovani.
Arriva il 2000 e ovviamente anche i primi dieci anni di attività e con essi un nutrito gruppo di schermitori adulti che non sfigura davanti ad atleti più blasonati e di maggior esperienza che si incontrano per le pedane d’Italia. Quindi tra i successi ottenuti e l’esperienza acquisita nell’organizzare gare, la Federscherma assegna a Prato la disputa dei Campionati Italiani Master. Palestra Gramsci Keynes, tre giorni intensi dove sono soprattutto le donne pratesi a fare bella figura guidate da Silvia Lori, che nel fioretto, spada e sciabola guadagna finale e bronzo e, alle elezioni successive, la nomina a presidente della Società laniera.
Tutta questa pratica porta alla consapevolezza che la Scherma Prato sta maturando un metodo di lavoro.
In effetti la maniera di fare scherma, anche se tecnicamente molto accademica, ha una filosofia di base che rende la regina degli sport individuali un vero e proprio sport di squadra: non si può evolvere se non si ha la collaborazione degli altri. In più si punta su un concetto non proprio del tutto banale, per le implicazioni che questo comporta, e cioè che lo sport è tempo libero delle persone e che in quel tempo la gente chiede di stare bene e di essere soddisfatta di sé. Quindi più che la vittoria in gara conta la capacità di sentirsi migliori, più della medaglia conta l’evoluzione personale a prescindere dall’età.
Questo pensiero è talmente forte che l’Accademia Nazionale di Scherma lo ha sposato come personale proposta utile ai maestri di scherma in merito alla formazione sull’avviamento schermistico.
Tra il 2001 ed il 2014 ancora evoluzioni agonistiche, organizzazione di gare: scriverle tutte richiederebbe un giornale intero!
Nella lunga lista di atleti che ottengono risultati, sia in regione che in Italia, mettiamo in testa, come simbolo, Alice Casali, finalista campionati italiani giovani di spada, campionessa regionale ed atleta di Coppa del mondo under 20.
Con lei Priscilla del Mastio di cui ricordiamo il nono posto in coppa del mondo di spada.
Il 2014 è caratterizzato da un appuntamento davvero importante: l’organizzazione del Campionato del Mondo dei maestri di scherma dell’Accademia Internazionale
Arrivano tecnici da tutta Europa ma anche dagli Stai Uniti e dalla .…..Malesya
La palestra è ancora quella del Gramsci Keynes, l’organizzazione (che ha chiesto 3 anni di preparazione) è di alta qualità fatta dai ragazzi e dai genitori dell’associazione.
La compagine Italiana sbanca e due nomi di Prato saltano fuori: Jacopo Ballini e Fabio Banchelli.
Non sono nuovi della scherma, hanno cominciato da piccini, col Maestro Faustino Colombo, vincendo qualche gara si sono appassionati così tanto che da atleti si sono tramutati in maestri e in occasione della gara mondiale hanno agguantato oro e argento.
Alla lista di allievi divenuti insegnanti è obbligatorio aggiungere il nome di Francesca Cavia che ha saputo per lungo tempo omogeneizzare gli atleti che con Lei si preparavano fisicamente.
Una menzione particolare per l’Istituto Gramsci Keynes che è stata valida sede per l’organizzazione di numerose gare e che è attuale ospite della Società Scherma Prato.
Con essa la scuola ha firmato da 5 anni una convenzione che prevede l’insegnamento della scherma sportiva agli allievi del liceo sportivo; dopo 5 anni, i più meritevoli e i più interessati, potranno accedere agli esami da istruttore dell’Accademia Nazionale di Scherma.
Per finire dobbiamo parlare di un importante studio che viene svolto dalla Scherma Prato, sulla scia di una proposta francese, in merito all’uso della sciabola come maniera per favorire una più rapida ripresa funzionale nelle persone operate di tumore al seno. Particolarmente confortanti i risultati ottenuti con le attuali dodici sciabolatrici.
Siamo già a più di mille parole e di questi trenta anni di esistenza abbiamo detto davvero poco perché le cose da raccontare sarebbero tante, fatte di episodi, di racconti e di attimi in cui hanno prevalso emozioni e sentimenti, qualche lacrima e qualche arrabbiatura, soddisfazioni e angustie.
Insomma 10950 giorni di vita vera.
In fondo a questa frase lasciamo lo spazio affinché ognuno che leggerà questa articolo possa attaccare la sua fotografia perché di questa storia ne ha fatto parte.
L’attuale consiglio direttivo:
Presidente: Faustino Colombo
Vice Presidente:  Fabio Banchelli
Consiglieri:   Claudio Casali
                   Giovanni Medici
                   Marco Lepri
                   Silvia Lori
                   Vittorio Pecini
                  Jacopo Ballini
Segreteria: Chiara Cappelli
Via Di Reggiana 106, 59100 Prato (PO)
www.schermaprato.it
info@schermaprato.it
Segreteria: 342 3181021
mail: segreteriaschermaprato@gmail.com

Comunque la mettiate, iniziare a scrivere, pur avendo idee chiare e tanto da dire, per me non è sempre facile. Questa sezione del sito è la parte che mi è stata affidata, credo, per ruolo e per un po’ d’esperienza in più.
Se devo spiegare come la immagino il primo paragone che mi viene in mente, è quello di un cassetto, dove riporre dei ricordi. In realtà, più che di ricordi, si tratta di riflessioni e di pensieri che, ne sono convinto, potranno aiutare chi visiterà in futuro questo sito a comprendere cos’è questa Società, in cosa crede, cosa desidera, che obiettivi vuole raggiungere e che filosofia pratica.
Io non sono amante di tutti questi aggeggi elettronici, informatici etc.; riconosco che a 51 anni mi trovo sulle spalle un retaggio fatto di carta, penna e telefono a gettoni, ma ho capito che le persone si informano, cercano, decidono e valutano perché, essendo capaci, tramite internet trovano ciò che desiderano.
Quindi questo cassetto è dedicato soprattutto a loro ma anche a noi, perché ogni tanto fermarsi a riflettere su cosa siamo, cosa eravamo e cosa desideriamo divenire, non è sbagliato.
Per finire desidero inserire quelle parole di Marcel Marceau che spesso ho citato e che apprezzo perché in poco e perfettamente, riassume un pensiero profondo in cui credo:
” Considero la scherma come una grande arte capace di portare l’uomo ad essere cavalleresco nei suoi pensieri e nel suo comportamento.
La scherma è scuola di umiltà, sviluppa prontezza, equilibrio, senso della bellezza, completa l’armonia del vivere senza mortificare la fantasia e il naturale istinto del singolo: amplifica l’intelligenza. Ogni schermitore è acrobata, attore, ballerino, esecutore sensibile alla velocità, alla tempestività, alla vigoria ed al ritmo.
La scherma insegna a prendere dominio di se stessi, a rispettare gli altri per ciò che essi sono nel comune senso delle regole.
E laddove esista la padronanza ragionata del sé l’uomo impara a portarsi oltre l’irrazionale e conquista la più preziosa meta della vita: la libertà.”

Maestro Faustino Colombo
È possibile contribuire ad aiutare la Società Scherma Prato, come Associazione Sportiva Dilettantistica, attraverso il contributo 5 per Mille.

Ecco come fare:

Scrivi il nostro codice fiscale 92010320486 nel modello dichiarativo allegato al tuo CUD nel riquadro in alto a sinistra (vedi immagine in basso) e ricordati di firmare DUE volte.
Il modello 730/2012 può essere presentato entro il 30 aprile al proprio datore di lavoro o ente pensionistico oppure entro il 31 maggio a un Caf o a un intermediario abilitato che provvederanno a trasmetterlo, gratuitamente, all’Amministrazione finanziaria.
ATTENZIONE: la busta da utilizzare per la presentazione della scheda deve recare l’indicazione “SCELTA PER LA DESTINAZIONE DELL’OTTO E DEL CINQUE PER MILLE DELL’IRPEF” e il tuo cognome, nome e codice fiscale.
Per 730 e Modello Unico basta indicare il codice fiscale 92010320486 all’intermediario fiscale (commercialista, CAF, ecc.) che compilerà la scheda per te.

Grazie al tuo contributo potremo incrementare le nostre iniziative e continuare a sostenere le spese relative alla manutenzione degli impianti, ai corsi degli allievi e amatori, delle trasferte e molto altro ancora.

Dona oggi il tuo 5 per mille alla Società Scherma Prato!

Via di Reggiana 106
59100 Prato (PO)
+39 3423181021
+39 3488666024
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