C'è da Sapere Che... - ASD SOC SCHERMA PRATO

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C'è da Sapere Che...

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LA SCHERMA

Prendendo spunto da una bella idea del Club Scherma Roma, uno dei più grandi e titolati di tutta Italia, proponiamo questa piccola "guida" ad Atleti e famiglie, indirizzata a tutti ma in particolare a chi si avvicina per la prima volta alla nostra disciplina.
"La  scherma  è  uno  sport  particolare,  uno  sport  individuale  di  combattimento  che  richiede sacrifici ed impegno costanti per la ricerca dei risultati da parte degli atleti, lungo tutta la vita sportiva,  ma  anche, specie per  quanto  riguarda  gli  atleti  più  giovani, un  forte  coinvolgimento delle famiglie. È un  coinvolgimento  concreto  che  riguarda la  logistica, in  particolare gli  spostamenti  verso  i luoghi di gara, a differenza dalla maggior parte degli sport di squadra, specie se praticati in una grande città, dove di solito si porta l’atleta al campo o al pulmino che parte per la trasferta e lo si va poi a riprendere. Le gare di scherma, già a partire dai dieci anni di età si svolgono spesso fuori regione e l’orario di inizio della gara costringe talvolta a partire la sera prima e a pernottare fuori. Sebbene  le  attitudini e  le  esigenze  dei  ragazzi varino  in  maniera  molto  forte con  il  tipo caratteriale dell’atleta, tipicamente lo schermidore in età agonistica deve essere concentrato ma rilassato. I familiari potranno aiutarlo molto, presenti quando è il momento giusto per fare un po’ di tifo o risolvere questioni pratiche, ma pronti a "scomparire" quando e se necessario. La borsa contenente l’attrezzatura da scherma la devono portare sempre gli atleti, anche i più piccoli, per coltivare il senso di responsabilità e di attenzione alla propria attrezzatura, ma chi li assiste, la famiglia, dovrà sincerarsi (con molta discrezione) che tutto sia sempre a posto.
Il primo e principale  impegno delle  famiglie è  quello  di  accompagnare  regolarmente  gli  atleti agli allenamenti, ponendo la massima attenzione al rispetto degli orari e delle regole della sala di scherma: lo   sport   è   individuale, ma  l’organizzazione della  preparazione  atletica  e schermistica è di gruppo.
Abbiate   aspettative   realistiche   riguardo  l’abilità  dei  vostri  ragazzi: non   forzateli   né sottoponeteli ad inutili pressioni. Ciascuno ha i suoi tempi di maturazione e, dal punto di vista sportivo,  questo  è  un  tema  di  interesse  dei Maestri. D’altronde, se  è  fin  troppo  facile  essere compiaciuti  per  i  successi  che  i  vostri  figli  possono  avere, fate  sempre  attenzione  a  non imporre loro (magari senza volerlo) i vostri obiettivi di successo. Gli atleti sono loro, non voi. Il ruolo principale di un genitore ad una gara è quello di fornire supporto. Ciò significa che voi siete  il  mezzo  di  trasporto, l’assistente ed il bancomat di vostro figlio. La funzione primaria dello  schermidore  è  di  concentrarsi  sulla  gara,  gareggiare  al  meglio  della  sua  abilità  e DIVERTIRSI."


LE ATTREZZATURE

Sebbene gran  parte dell’attrezzatura sia comune, per le tre armi  esistono  esigenze  diverse, come anche alcuni requisiti di sicurezza che differiscono tra l’attrezzatura per i più giovani e gli adulti.
A  questo  proposito,  prima  di  acquistare  materiale  nuovo  o  (soprattutto)  usato  è  bene informarsi (sito, sito della  FIS, maestri,  armiere del  Club) sulle  norme  vigenti (che  possono mutare da un anno all’altro) e controllare la rispondenza dei materiali stessi ai regolamenti. Occorrerà  verificare  anche  se  divise  e  armi  sono  da  destri  o  da  mancini  (le  cuciture  delle giacche e dei pantaloni devono trovarsi dalla parte opposta al braccio armato). È assolutamente più che consigliabile, per ridurre il rischio di smarrimento, appropriazioni indebite e scambi fortuiti, scrivere il nome dell’atleta sui materiali con penne indelebili. Segue un elenco esemplificativo dell’attrezzatura.
• Maschera (elettrificata per la sciabola; non elettrificata per la spada).
• Corazzetta  (da  indossare  sotto  la  divisa,  a  coprire  il  petto  e  la  spalla  del  braccio  armato, dalla categoria ragazzi/allievi in poi).
• Paraseno (obbligatoria nella scherma femminile)
• Giacca della divisa.
• Giubbetto elettrico (per la sciabola).
• Pantaloni della divisa (con copertura della chiusura lampo dal lato del braccio armato).
• Guanto  (per  la  sciabola  parzialmente  elettrificato ed 800 Nw oppure  con  aggiunta  di  copri guanto elettrificato).
• Calzettoni bianchi lunghi (nessuna zona della gamba deve rimanere scoperta).
• Scarpe da scherma (basse con rinforzi sul tallone e sulla parte interna dell’avampiede), o in subordine scarpe sportive adatte all’uso in interni, ad esempio da pallavolo. È consigliabile a chi è soggetto a talloniti l’uso della talloniera in una o entrambe le scarpe.
• Armi (per la partecipazione alle gare si devono possedere almeno due armi funzionanti).
• Passanti elettrici (come per le armi, alle gare minimo due).
• Cavetto  elettrico  di  raccordo  tra  maschera e il giubbetto  elettrico, il così detto "Coccodrillo" (per  la sciabola).
• Sacca per contenere l’attrezzatura (ne esistono di varie dimensioni, con o senza ruote; sulla sacca vanno scritti nome e recapito dell’atleta).
Per il lavaggio degli indumenti, seguire le istruzioni presenti sulle etichette. La divisa bianca va trattata generalmente come   tutti   i   capi bianchi, cercando   di   evitare candeggianti   o ammorbidenti. I  giubbetti  elettrici  di  nuova  generazione  sono  quasi  tutti  lavabili  in  lavatrice, come anche i guanti; per la maschera c’è chi consiglia il lavaggio (da sola) in lavastoviglie.
L’attrezzatura  sportiva  prevede  anche  magliette  (T-shirt)  da  indossare  sotto  la  divisa, a seconda  della  situazione  climatica una  tuta  o  pantaloncini  corti e  scarpe  adatte  per  la preparazione   fisica,   asciugamani.   
La   tuta   di   rappresentanza   della Società   è obbligatoria per  la  partecipazione  alle  gare  e,  in  particolare,  per  le  cerimonie  di  premiazione dei finalisti.
La Società dispone di materiali usati e  gode  di  trattamento  privilegiato  per  l’acquisto  di  materiale tecnico dalle ditte fornitrici Leon Paul Italy ed Eurofencing.   
Per   maggiori informazioni rivolgersi in Segreteria o all’armiere presente presso l’impianto sportivo.

L’anno sportivo schermistico va dal 1° settembre al 31 agosto dell’anno successivo; l’attività di allenamento va da inizio settembre a metà giugno (fine della scuola) e può allungarsi talvolta a luglio con attività estiva.
La lista delle categorie è sempre aggiornata anche sul nostro sito www.schermaprato.it
Le gare regionali iniziano anche a fine settembre, quelle nazionali prendono il via nel mese di ottobre e si concludono nel mese di giugno con la disputa  dei  Campionati  Italiani  Assoluti,  preceduti  o  seguiti  di  poco  dai  Campionati  Italiani Master.
Il  calendario  delle  gare  è  continuamente  aggiornato  e  consultabile  on-line  sul  sito  della Federazione  Italiana  Scherma (www.federscherma.it)  e  del  Comitato  Regionale (www.schermatoscana.org). Per  le  gare  master  si  può  consultare  anche  il  sito  dell’AMIS (www.amismasterscherma.it).
Generalmente le gare iniziano con una fase a gironi (composti in maniera omogenea in base ai risultati ottenuti dai tiratori nelle gare precedenti, ovvero al ranking), in cui gli atleti (di norma da 5 a 7) tirano con tutti gli avversari del girone in assalti alle 5 stoccate. Si compila quindi una classifica  provvisoria  che  tiene conto  degli  assalti  vinti  e  della  differenza  tra  stoccate  date  e ricevute. La   formula può prevedere che gli ultimi della   classifica provvisoria vengano direttamente eliminati  dalla  gara oppure che i primi classificati della prima fase "saltino" un turno di eliminazione diretta, per raggiungere un numero multiplo di 8 (16, 32, 64, 128, ecc.) in un tabellone di tipo tennistico (es. il 1° contro il 64°, il 2° contro il 63°,ecc.). Nelle categorie GPG tutti gli atleti passano alle dirette. Gli assalti (alle 15 stoccate; nelle gare dei più giovani e dei master alle 10) proseguono con scontri diretti fino alla finale per  il  primo  e  secondo  posto. Nelle  gare  individuali  non  viene  disputata  la  finale  per  il terzo posto (si hanno quindi due terzi classificati ex aequo).
Di regola vengono premiati a fine gara i primi otto atleti.

ATTIVITA’

Il vivaio, bambini/e dai 6 ai 9 anni,  in collaborazione con il CGFS di Prato svolge  attività  motoria  e  ludico-sportiva,  orientata  allo  sviluppo armonico dei bambini e gradualmente indirizzata all’attività schermistica attraverso il "gioco-scherma" con idonee attrezzatura di plastica. Il  primo "vero" accessorio schermistico proprio, di cui si dotano i principianti, è il guanto protettivo.
Nel Gran Premio Giovanissimi (GPG) le quattro categorie vanno dai 10 ai 13 anni, età che coincidono con l’ultimo anno della scuola elementare  e di  tre  anni  delle medie  inferiori. L’attività agonistica è piena, completa e convive con l’aspetto ludico che svolge, comunque,  un  ruolo ancora determinante. Le  quattro  categorie  hanno  un  calendario  che prevede complessivamente ogni anno 3 gare individuali a livello regionale/interregionale e 3 a livello nazionale, oltre ad una gara nazionale a squadre. Le   gare   sono   disputate   separatamente per millesimo di   nascita,   salvo   quelle   di   livello regionale/interregionale, dove le  categorie ragazzi/e  ed  allievi/e  gareggiano  insieme,  seppure con  classifiche  separate, e  la  gara  nazionale  a  squadre, dove  le  squadre  sono  formate  da categorie accoppiate per biennio (maschietti/bambine + giovanissimi/e e ragazzi/e + allievi/e). Il culmine dell’attività di questo gruppo è la partecipazione  alla  fase  finale  del  Gran  Premio Giovanissimi  che  si  svolge solitamente nel  mese  di  maggio  a  Riccione e  dove in  genere confluiscono  oltre  2.500  ragazzi  da  tutta  Italia  in  una  straordinaria  settimana  di  kermesse schermistica  che  assegna  i  titoli di campione  Italiano  di  categoria.  Per  poter  partecipare  alle finali di Rimini gli atleti debbono aver disputato almeno due gare regionali/interregionali o una regionale/interregionale ed una nazionale.
Gran Premio Giovani: categorie Cadetti e Giovani. I  cadetti  possono  partecipare  anche al circuito delle gare "open" che comprende gare di qualificazione  regionale/interregionale,  di  zona  e  nazionali,  oltre  alla  Coppa  Italia.  I giovani sono gli atleti del secondo triennio delle medie superiori, dai 17 ai 19 anni, nel pieno dello  sviluppo  psico-fisico.
Assoluti: Raggiunti  i  20  anni  gli  atleti  entrano  nella  categoria  degli assoluti.  Ai  minori  di  23  anni  è riservato uno specifico Campionato Italiano Under 23, cui possono partecipare anche i giovani. L’attività  agonistica  degli  assoluti  è  articolata  in  gare  open  di  livello  regionale, interregionale o di zona per la qualificazione ai Campionati Italiani Assoluti, oltre alle gare del circuito  della  Coppa  Italia  che  consentono  una  seconda  via  di  accesso  alle finali nazionali.
Master: A  partire  dai  24 anni di età gli schermidori possono aderire all’AMIS,  Associazione  Italiana Master  Scherma,  riconosciuta  dalla  FIS,  e  partecipare  alle  gare  del  circuito  specifico  che prevedono  6  competizioni  sul  territorio  nazionale  ed un  Campionato  Italiano Master.
Negli  ultimi  tempi,  specie  nella  spada  che  conta  il  numero più alto di praticanti, si moltiplicano le gare amatoriali organizzate da singole società  sportive con varie formule.
Gare a squadre: Le  gare  a  squadre  si  svolgono  in genere  con  la  formula  della  staffetta:  due  squadre  di  tre schermidori  (più  una eventuale riserva)  si  affrontano  in  una  serie  di  assalti  a  5  stoccate.  Gli schermidori in pedana, designati secondo un ordine prestabilito, cambiano ogniqualvolta una delle  due  squadre  arriva  a  5,  10,  15,ecc.  fino  a  45.  Nel  fioretto  e  nella  spada  la  gara  può concludersi con un punteggio più basso di 45 se in uno o più assalti scade il tempo senza che si sia raggiunto un numero di stoccate pari a 5 o multipli di 5.
Le squadre partecipano al Campionato Italiano a squadre una volta per ogni stagione agonistica con la possibilità di salire di categoria (fino alla A1), mantenere oppure (nel peggiore dei casi) scendere di categoria.

Preparazione Fisica Specifica

Le caratteristiche dell’allenamento in un’attività sportiva come la scherma sono molto varie, a seconda dell’età dei soggetti, del loro livello agonistico, del tempo a disposizione, ecc.
Se l’amatore può dedicarsi esclusivamente al piacere del confronto in pedana e ad un’attività fisica di supporto (il cosiddetto wellness), il giovane in età evolutiva ha bisogno di un insieme di esercitazioni che lo aiutino da una parte a crescere meglio, e dall’altra ad impadronirsi più facilmente  della  tecnica  di  base.  
Una  adeguata  preparazione  fisica  ha  acquisito  una  maggiore importanza negli ultimi anni, che hanno visto profondi mutamenti nello stile di vita dei giovani (e meno giovani), col risultato di una sensibile riduzione dell’efficienza fisica generale. Infine, per l’atleta agonista di alto livello la preparazione fisica deve invece ottimizzare il livello delle   capacità   motorie,   aiutandolo   a   raggiungere   e   mantenere   nel   tempo   il   massimo rendimento agonistico.
Una delle preoccupazioni che può affliggere il genitore è legata all’asimmetricità della scherma, tanto che molti sono convinti (a torto!) che, al pari del tennis e di altre discipline consimili, la pratica di questo sport possa provocare la scoliosi o altre patologie. In realtà, l’insorgere di tali malattie è totalmente indipendente dallo sport praticato, anzi atteggiamenti  scoliotici  sono  più  frequentemente  riscontrabili  nei sedentari.  

Sarà  cura  dei maestri  e  dei  preparatori  fisici  organizzare  le  attività  sulla  base  delle disponibilità logistiche della sala, del tempo a disposizione, della durata e delle caratteristiche dei  corsi.

L’allenamento di uno schermidore generalmente prevede una parte di preparazione fisica, che svolge  anche  la  funzione  di  riscaldamento  muscolare ed  una parte, relativa all’addestramento tecnico e tattico, gestita dal maestro di scherma. Di solito la durata di una sessione di allenamento è di circa un’ora e 30 minuti, con una frequenza di 3 volte  a  settimana.  
Queste  modalità  di  lavoro  riguardano schermidori di  varie  età  e  livello prestazionale;  diverso,  però,  è  il  discorso  per  gli  atleti  più  evoluti,  che  usualmente  seguono programmi più intensi e individualizzati.
La  lezione  di  allenamento tecnico tattico comprende esercizi, assalti e la lezione individuale con il maestro.
Gli esercizi possono essere svolti in forma collettiva o a coppie, con o senza l’uso dell'arma e sono  presentati  a  volte  in  modo  competitivo  o  sotto  forma  di  gioco. Lo  scopo  di  queste esercitazioni può essere lo sviluppo dei movimenti delle gambe, della tecnica del pugno, della coordinazione o l’addestramento della misura e della scelta di tempo.
La lezione individuale si integra con il lavoro precedentemente  descritto ed è  la modalità  più tipica  dell’allenamento  dello schermidore.  La durata  e  la  frequenza  con  la  quale  si  svolge  è stabilita dal maestro. Lo  scopo  principale  della  lezione  di  scherma  è  quello  di  creare  degli  automatismi  e  di  fornire all’allievo la capacità di gestirli nel modo migliore.  Inizialmente  gli  obiettivi  di  una  lezione  individuale  possono  essere  quelli  di  sviluppare  la tecnica  e  la  coordinazione  del  braccio  armato  e  delle  gambe.  Queste  fasi  della  lezione generalmente  richiedono  un  numero  elevato  di  ripetizioni,  dal  momento  che  i  movimenti vanno ripetuti molte volte per essere automatizzati. In questa situazione "protetta" l’allievo riesce più facilmente  a  strutturare  in  modo  corretto  i  processi  mentali  che  lo  portano  a  prendere  le decisioni, o ad acquisire i movimenti più complessi.
Altre forme di allenamento sono gli assalti liberi o controllati, in cui ad esempio vengono posti agli schermidori dei  limiti  sia  di  spazio  sia  di  tempo,  oppure  vengono  forniti  obiettivi  o istruzioni particolari ad uno o ad entrambi gli atleti. Periodicamente vengono organizzati anche allenamenti  che  si  avvicinano  di  più  alla realtà  della  competizione,  come,  ad  esempio, simulazioni della gara che prevedono gironi ed eliminazione diretta.

LE GARE

Ricordate quanto abbiamo accennato nell’introduzione circa il ruolo dei familiari alle  gare di scherma: autista, assistente e...bancomat!
I  genitori  devono  essere  visibili  ma  non  troppo  udibili  durante  le  gare.  Devono  essere facilmente  raggiungibili  dai  ragazzi se  hanno  necessità  di acqua,  cibo  e  supporto, ma  senza interferire con le attività del maestro o della squadra.
Non tutti i ragazzi desiderano avere i parenti in prossimità delle pedane. Alcuni tra i più giovani potrebbero  trovarlo  rassicurante,  mentre  altri  possono  sentire  una  pressione  addizionale,  e altri ancora possono cambiare idea durante la gara e talvolta possono chiedervi di allontanarvi in modo brusco. Mostrate loro che avete capito e ...sparite: i genitori sono sia un parafulmine che  un  porto  sicuro  in  queste  situazioni.  Parlate  con  il  vostro  schermidore  su  cosa  desideri prima della gara ma state pronti ai cambiamenti di idea e di umore. Alcuni  suggerimenti  per  aiutarvi  a  rendere  il  vostro  tempo  più  produttivo  e  interessante durante una gara di scherma: imparate la terminologia schermistica. Non dovete conoscere profondamente questo sport per  essere  in  grado  di  comprendere  determinate  parole  ed  il  loro  corretto  utilizzo;  imparate i segnali che fanno gli arbitri con le mani per comprendere l’assegnazione dei punti; imparate come si tiene il punteggio ed il tempo sia nei gironi che nelle eliminazioni dirette ; imparate  le  basi  del  funzionamento  delle  armi  per  aiutare  i  vostri  atleti  a  verificarne l’efficienza prima e durante le gare. Preparatevi  a  lunghe  attese!  Le  gare  di  scherma  possono  durare  una  giornata  intera: siate pazienti  e  attrezzatevi  (libri,  giornali,  passatempi).  I  Comitati  organizzatori  non  accelereranno la loro attività in funzione delle lamentele. In  accordo  con  i maestri,  incoraggiate  gli  atleti  a  riposarsi,  bere  acqua  e,  se  ve  ne  sono  le condizioni, consumare un leggero snack nelle pause. La  tensione  degli  atleti  può  essere  alta;  il  vostro  compito  è quello di  creare  un  ambiente rilassato, altrimenti i ragazzi assorbiranno la vostra ansia. Lamentarsi apertamente di risultati, arbitraggi, organizzazione e luogo di gara diminuisce solo la qualità dell’esperienza per tutti. Sostenete  il  vostro ragazzo a prescindere dal risultato della gara. Ogni gara è un’esperienza formativa. Discutete con lui su cosa ha imparato e su come dovrà lavorare per migliorare.
Cosa evitare di fare alle gare: Non lasciate mai nulla di valore abbandonato; se  la borsa di vostro figlio ha un lucchetto, portate doppie chiavi. Non   denigrate   o   disprezzate mai gli   altri   genitori   e   accompagnatori,   gli   atleti,   gli organizzatori e  gli  arbitri.  Ciascuno  sta  cercando  di  fare  del  suo  meglio  in  eventi  basati  in buona parte sul volontariato.
Non  dite mai nulla  di  dispregiativo  nei  confronti  dei  vostri  giovani tiratori. È incredibile quanto sia facile generare ansia dicendo ad uno schermidore che ha fatto una cosa stupida o sbagliata. Se il vostro atleta è stato meno brillante in un match, probabilmente ne è già ben consapevole. Non parlate  in  continuazione.  Gli  schermidori  hanno  bisogno  di  tempo  per  prepararsi mentalmente,  senza  distrazioni.  Se  non  capite  quello  che  sta  succedendo, chiedete  a qualcuno che non sta gareggiando. Evitate di  fare  o  dire  cose  che  mettano eccessiva pressione  sul  vostro  schermidore: ricordate che l’obiettivo principale è divertirsi
Cosa fare alle gare : Controllate  che  il  vostro atleta beva  abbastanza  ed  abbia  sempre  a  disposizione  una bottiglia d’acqua. Portate  degli  snack  o  individuate  dove  trovarne  perché  il  vostro  atleta  possa  mangiare nelle pause e seguendo le indicazioni del maestro. Controllate che l’equipaggiamento sia in ordine e che le armi e i passanti siano stati verificati.
Tenete d’occhio gli orari, i numeri delle pedane e gli avvisi della Direzione di torneo. Fate attenzione, malgrado l’audio solitamente pessimo, alle chiamate degli atleti in pedana. Se credete di rilevare problemi o errori nell’organizzazione o nella direzione di gara, avvisate    sempre,    per    prima    cosa,    il maestro  presente: rappresentando  il Club sono  loro  le  persone  accreditate  a  presentare  ufficialmente richieste di spiegazioni o reclami. Se le cose vanno male cercate il maestro di vostro figlio (tenete conto del fatto che spesso i maestri devono seguire contemporaneamente più atleti). Molti genitori sono sorpresi che i propri  figli,  che  li  cercano  per  qualsiasi  problema  abbiano  nella  vita,  sembrino desiderare solo il loro maestro in caso di "crisi schermistiche". Quando  fate  il  tifo  usate  parole  incoraggianti  e  solo  nell’intervallo  delle  azioni schermistiche, prima che l’arbitro dica "a voi". Se non siete sicuri di chi abbia messo a segno  il  punto  restate  calmi.  Applaudite  alla  fine  di  ogni  assalto  indipendentemente  dal risultato di vostro figlio. Siate  positivi!  Ricordate  che  indipendentemente  da  come   il  vostro  schermidore   sta gareggiando oggi, è uno splendido ragazzo/a.

Nelle circolari sono riportati gli orari di "appello in pedana" ciò vuol dire che la gara inizierà proprio in quell’orario. E’ quindi necessario essere sul luogo di gara almeno un’ora prima dell’appello in pedana per il controllo delle armi e adeguato riscaldamento.


CERTIFICATO MEDICO SPORTIVO

La  nostra  salute  e  quella  dei  nostri  figli  è  un  bene  di  valore  inestimabile  e  dobbiamo proteggerla al meglio e in tutti i modi possibili. Il controllo periodico dello stato di salute è uno strumento di  fondamentale  importanza; va considerata un’opportunità da cogliere e mai una "seccatura".
L’età per la quale è prevista obbligatoriamente una specifica visita medica agonistica effettuata da  un  medico  specializzato  in Medicina  dello  sport,  con  rilascio di  un  certificato  con  validità annuale, è  diversa  per  ogni  sport. Per la scherma si parte da 10 anni, con l’ingresso nelle categorie del Gran Premio Giovanissimi.
La  certificazione  vale  un  anno  e  la  visita  può  essere  eseguita  esclusivamente  da  specialisti  in Medicina  dello  sport,  presso  ambulatori  nelle  ASL  o  altre  strutture  pubbliche  o  private autorizzate, iscritti nell’apposito Albo regionale. Gli accertamenti di base della visita sono: elettrocardiogramma  a  riposo  e  dopo  esecuzione  di  step  test  della  durata  di  3  minuti  su gradino  di  altezza  variabile  , spirometria, esame delle urine.
Il modulo di richiesta della Società va richiesto in Segreteria.
Per i bambini fino a 10 anni non compiuti è sufficiente presentare  un  certificato  di  sana  e  robusta  costituzione con ecg effettuato rilasciato  dal  medico  o  pediatra  di base.
Gli Atleti non in regola con la certificazione medico sportiva non possono svolgere attività in sala d’armi né tantomeno prendere parte a competizioni!


ALIMENTAZIONE

Alcuni brevi consigli per una corretta alimentazione degli atleti: mangiare   2-3  ore  prima  dell’esercizio  fisico;  prima  di  allenamenti  e  gare  preferire un’alimentazione  ricca  di  amidi  (pasta,  riso,  patate,  pane),  che  forniscono  energia  pronta all’organismo; nel pasto che precede allenamenti e gare evitare alimenti ricchi di proteine (carni, uova e formaggi), o di grassi (burro, margarina, creme, insaccati); limitare l’utilizzo di zuccheri semplici (saccarosio); evitare di mangiare troppa frutta a fine pasto e la mattina il cappuccino o caffelatte; dopo la gara evitare (o comunque limitare) pizzette, patatine, merendine e bibite gassate; reintegrare il patrimonio idrosalino con bevande idonee (isotoniche); riservare la reintegrazione energetica al pasto serale, con carne, proteine e verdure; ricordate  che  i  carboidrati  (pasta,  zucchero,  pane,  frutta,  ecc.)  possono  determinare  un calo   improvviso della   glicemia quando   vengono   assimilati,   e   determinare   senso   di vertigine,   fatica,  ecc. Per   questo   è   sempre   bene   abbinare   piccole   dosi   di   proteine facilmente  assimilabili  o di alimenti  contenenti carboidrati  a  basso  indice  glicemico come fruttosio, latte, yogurt, fagioli, piselli, verdure, cioccolato; in  caso  di  gara  al mattino: fette  biscottate  con miele e  marmellate,  the o  latte  o  succo  di frutta; in  caso  di  gara  al  pomeriggio:  colazione  libera,  pasto:  pasta,  verdura  cotta,  prosciutto magro o bresaola, pane, crostata.
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