C'è da Sapere che ...
LA SCHERMA
Prendendo spunto da una bella idea del Club Scherma Roma, uno dei più grandi e titolati di tutta Italia, proponiamo questa piccola "guida" ad Atleti e famiglie, indirizzata a tutti ma in particolare a chi si avvicina per la prima volta alla nostra disciplina.
"La scherma è uno sport particolare, uno sport individuale di combattimento che richiede sacrifici ed impegno costanti per la ricerca dei risultati da parte degli atleti, lungo tutta la vita sportiva, ma anche, specie per quanto riguarda gli atleti più giovani, un forte coinvolgimento delle famiglie. È un coinvolgimento concreto che riguarda la logistica, in particolare gli spostamenti verso i luoghi di gara, a differenza dalla maggior parte degli sport di squadra, specie se praticati in una grande città, dove di solito si porta l’atleta al campo o al pulmino che parte per la trasferta e lo si va poi a riprendere. Le gare di scherma, già a partire dai dieci anni di età si svolgono spesso fuori regione e l’orario di inizio della gara costringe talvolta a partire la sera prima e a pernottare fuori. Sebbene le attitudini e le esigenze dei ragazzi varino in maniera molto forte con il tipo caratteriale dell’atleta, tipicamente lo schermidore in età agonistica deve essere concentrato ma rilassato. I familiari potranno aiutarlo molto, presenti quando è il momento giusto per fare un po’ di tifo o risolvere questioni pratiche, ma pronti a "scomparire" quando e se necessario. La borsa contenente l’attrezzatura da scherma la devono portare sempre gli atleti, anche i più piccoli, per coltivare il senso di responsabilità e di attenzione alla propria attrezzatura, ma chi li assiste, la famiglia, dovrà sincerarsi (con molta discrezione) che tutto sia sempre a posto.
Il primo e principale impegno delle famiglie è quello di accompagnare regolarmente gli atleti agli allenamenti, ponendo la massima attenzione al rispetto degli orari e delle regole della sala di scherma: lo sport è individuale, ma l’organizzazione della preparazione atletica e schermistica è di gruppo.
Abbiate aspettative realistiche riguardo l’abilità dei vostri ragazzi: non forzateli né sottoponeteli ad inutili pressioni. Ciascuno ha i suoi tempi di maturazione e, dal punto di vista sportivo, questo è un tema di interesse dei Maestri. D’altronde, se è fin troppo facile essere compiaciuti per i successi che i vostri figli possono avere, fate sempre attenzione a non imporre loro (magari senza volerlo) i vostri obiettivi di successo. Gli atleti sono loro, non voi. Il ruolo principale di un genitore ad una gara è quello di fornire supporto. Ciò significa che voi siete il mezzo di trasporto, l’assistente ed il bancomat di vostro figlio. La funzione primaria dello schermidore è di concentrarsi sulla gara, gareggiare al meglio della sua abilità e DIVERTIRSI."
LE ATTREZZATURE
Sebbene gran parte dell’attrezzatura sia comune, per le tre armi esistono esigenze diverse, come anche alcuni requisiti di sicurezza che differiscono tra l’attrezzatura per i più giovani e gli adulti.
A questo proposito, prima di acquistare materiale nuovo o (soprattutto) usato è bene informarsi (sito, sito della FIS, maestri, armiere del Club) sulle norme vigenti (che possono mutare da un anno all’altro) e controllare la rispondenza dei materiali stessi ai regolamenti. Occorrerà verificare anche se divise e armi sono da destri o da mancini (le cuciture delle giacche e dei pantaloni devono trovarsi dalla parte opposta al braccio armato). È assolutamente più che consigliabile, per ridurre il rischio di smarrimento, appropriazioni indebite e scambi fortuiti, scrivere il nome dell’atleta sui materiali con penne indelebili. Segue un elenco esemplificativo dell’attrezzatura.
• Maschera (elettrificata per la sciabola; non elettrificata per la spada).
• Corazzetta (da indossare sotto la divisa, a coprire il petto e la spalla del braccio armato, dalla categoria ragazzi/allievi in poi).
• Paraseno (obbligatoria nella scherma femminile)
• Giacca della divisa.
• Giubbetto elettrico (per la sciabola).
• Pantaloni della divisa (con copertura della chiusura lampo dal lato del braccio armato).
• Guanto (per la sciabola parzialmente elettrificato ed 800 Nw oppure con aggiunta di copri guanto elettrificato).
• Calzettoni bianchi lunghi (nessuna zona della gamba deve rimanere scoperta).
• Scarpe da scherma (basse con rinforzi sul tallone e sulla parte interna dell’avampiede), o in subordine scarpe sportive adatte all’uso in interni, ad esempio da pallavolo. È consigliabile a chi è soggetto a talloniti l’uso della talloniera in una o entrambe le scarpe.
• Armi (per la partecipazione alle gare si devono possedere almeno due armi funzionanti).
• Passanti elettrici (come per le armi, alle gare minimo due).
• Cavetto elettrico di raccordo tra maschera e il giubbetto elettrico, il così detto "Coccodrillo" (per la sciabola).
• Sacca per contenere l’attrezzatura (ne esistono di varie dimensioni, con o senza ruote; sulla sacca vanno scritti nome e recapito dell’atleta).
Per il lavaggio degli indumenti, seguire le istruzioni presenti sulle etichette. La divisa bianca va trattata generalmente come tutti i capi bianchi, cercando di evitare candeggianti o ammorbidenti. I giubbetti elettrici di nuova generazione sono quasi tutti lavabili in lavatrice, come anche i guanti; per la maschera c’è chi consiglia il lavaggio (da sola) in lavastoviglie.
L’attrezzatura sportiva prevede anche magliette (T-shirt) da indossare sotto la divisa, a seconda della situazione climatica una tuta o pantaloncini corti e scarpe adatte per la preparazione fisica, asciugamani.
La tuta di rappresentanza della Società è obbligatoria per la partecipazione alle gare e, in particolare, per le cerimonie di premiazione dei finalisti.
La Società dispone di materiali usati e gode di trattamento privilegiato per l’acquisto di materiale tecnico dalle ditte fornitrici Leon Paul Italy ed Eurofencing.
Per maggiori informazioni rivolgersi in Segreteria o all’armiere presente presso l’impianto sportivo.
L’anno sportivo schermistico va dal 1° settembre al 31 agosto dell’anno successivo; l’attività di allenamento va da inizio settembre a metà giugno (fine della scuola) e può allungarsi talvolta a luglio con attività estiva.
La lista delle categorie è sempre aggiornata anche sul nostro sito www.schermaprato.it
Le gare regionali iniziano anche a fine settembre, quelle nazionali prendono il via nel mese di ottobre e si concludono nel mese di giugno con la disputa dei Campionati Italiani Assoluti, preceduti o seguiti di poco dai Campionati Italiani Master.
Il calendario delle gare è continuamente aggiornato e consultabile on-line sul sito della Federazione Italiana Scherma (www.federscherma.it) e del Comitato Regionale (www.schermatoscana.org). Per le gare master si può consultare anche il sito dell’AMIS (www.amismasterscherma.it).
Generalmente le gare iniziano con una fase a gironi (composti in maniera omogenea in base ai risultati ottenuti dai tiratori nelle gare precedenti, ovvero al ranking), in cui gli atleti (di norma da 5 a 7) tirano con tutti gli avversari del girone in assalti alle 5 stoccate. Si compila quindi una classifica provvisoria che tiene conto degli assalti vinti e della differenza tra stoccate date e ricevute. La formula può prevedere che gli ultimi della classifica provvisoria vengano direttamente eliminati dalla gara oppure che i primi classificati della prima fase "saltino" un turno di eliminazione diretta, per raggiungere un numero multiplo di 8 (16, 32, 64, 128, ecc.) in un tabellone di tipo tennistico (es. il 1° contro il 64°, il 2° contro il 63°,ecc.). Nelle categorie GPG tutti gli atleti passano alle dirette. Gli assalti (alle 15 stoccate; nelle gare dei più giovani e dei master alle 10) proseguono con scontri diretti fino alla finale per il primo e secondo posto. Nelle gare individuali non viene disputata la finale per il terzo posto (si hanno quindi due terzi classificati ex aequo).
Di regola vengono premiati a fine gara i primi otto atleti.
ATTIVITA’
Il vivaio, bambini/e dai 6 ai 9 anni, in collaborazione con il CGFS di Prato svolge attività motoria e ludico-sportiva, orientata allo sviluppo armonico dei bambini e gradualmente indirizzata all’attività schermistica attraverso il "gioco-scherma" con idonee attrezzatura di plastica. Il primo "vero" accessorio schermistico proprio, di cui si dotano i principianti, è il guanto protettivo.
Nel Gran Premio Giovanissimi (GPG) le quattro categorie vanno dai 10 ai 13 anni, età che coincidono con l’ultimo anno della scuola elementare e di tre anni delle medie inferiori. L’attività agonistica è piena, completa e convive con l’aspetto ludico che svolge, comunque, un ruolo ancora determinante. Le quattro categorie hanno un calendario che prevede complessivamente ogni anno 3 gare individuali a livello regionale/interregionale e 3 a livello nazionale, oltre ad una gara nazionale a squadre. Le gare sono disputate separatamente per millesimo di nascita, salvo quelle di livello regionale/interregionale, dove le categorie ragazzi/e ed allievi/e gareggiano insieme, seppure con classifiche separate, e la gara nazionale a squadre, dove le squadre sono formate da categorie accoppiate per biennio (maschietti/bambine + giovanissimi/e e ragazzi/e + allievi/e). Il culmine dell’attività di questo gruppo è la partecipazione alla fase finale del Gran Premio Giovanissimi che si svolge solitamente nel mese di maggio a Riccione e dove in genere confluiscono oltre 2.500 ragazzi da tutta Italia in una straordinaria settimana di kermesse schermistica che assegna i titoli di campione Italiano di categoria. Per poter partecipare alle finali di Rimini gli atleti debbono aver disputato almeno due gare regionali/interregionali o una regionale/interregionale ed una nazionale.
Gran Premio Giovani: categorie Cadetti e Giovani. I cadetti possono partecipare anche al circuito delle gare "open" che comprende gare di qualificazione regionale/interregionale, di zona e nazionali, oltre alla Coppa Italia. I giovani sono gli atleti del secondo triennio delle medie superiori, dai 17 ai 19 anni, nel pieno dello sviluppo psico-fisico.
Assoluti: Raggiunti i 20 anni gli atleti entrano nella categoria degli assoluti. Ai minori di 23 anni è riservato uno specifico Campionato Italiano Under 23, cui possono partecipare anche i giovani. L’attività agonistica degli assoluti è articolata in gare open di livello regionale, interregionale o di zona per la qualificazione ai Campionati Italiani Assoluti, oltre alle gare del circuito della Coppa Italia che consentono una seconda via di accesso alle finali nazionali.
Master: A partire dai 24 anni di età gli schermidori possono aderire all’AMIS, Associazione Italiana Master Scherma, riconosciuta dalla FIS, e partecipare alle gare del circuito specifico che prevedono 6 competizioni sul territorio nazionale ed un Campionato Italiano Master.
Negli ultimi tempi, specie nella spada che conta il numero più alto di praticanti, si moltiplicano le gare amatoriali organizzate da singole società sportive con varie formule.
Gare a squadre: Le gare a squadre si svolgono in genere con la formula della staffetta: due squadre di tre schermidori (più una eventuale riserva) si affrontano in una serie di assalti a 5 stoccate. Gli schermidori in pedana, designati secondo un ordine prestabilito, cambiano ogniqualvolta una delle due squadre arriva a 5, 10, 15,ecc. fino a 45. Nel fioretto e nella spada la gara può concludersi con un punteggio più basso di 45 se in uno o più assalti scade il tempo senza che si sia raggiunto un numero di stoccate pari a 5 o multipli di 5.
Le squadre partecipano al Campionato Italiano a squadre una volta per ogni stagione agonistica con la possibilità di salire di categoria (fino alla A1), mantenere oppure (nel peggiore dei casi) scendere di categoria.
Preparazione Fisica Specifica
Le caratteristiche dell’allenamento in un’attività sportiva come la scherma sono molto varie, a seconda dell’età dei soggetti, del loro livello agonistico, del tempo a disposizione, ecc.
Se l’amatore può dedicarsi esclusivamente al piacere del confronto in pedana e ad un’attività fisica di supporto (il cosiddetto wellness), il giovane in età evolutiva ha bisogno di un insieme di esercitazioni che lo aiutino da una parte a crescere meglio, e dall’altra ad impadronirsi più facilmente della tecnica di base.
Una adeguata preparazione fisica ha acquisito una maggiore importanza negli ultimi anni, che hanno visto profondi mutamenti nello stile di vita dei giovani (e meno giovani), col risultato di una sensibile riduzione dell’efficienza fisica generale. Infine, per l’atleta agonista di alto livello la preparazione fisica deve invece ottimizzare il livello delle capacità motorie, aiutandolo a raggiungere e mantenere nel tempo il massimo rendimento agonistico.
Una delle preoccupazioni che può affliggere il genitore è legata all’asimmetricità della scherma, tanto che molti sono convinti (a torto!) che, al pari del tennis e di altre discipline consimili, la pratica di questo sport possa provocare la scoliosi o altre patologie. In realtà, l’insorgere di tali malattie è totalmente indipendente dallo sport praticato, anzi atteggiamenti scoliotici sono più frequentemente riscontrabili nei sedentari.
Sarà cura dei maestri e dei preparatori fisici organizzare le attività sulla base delle disponibilità logistiche della sala, del tempo a disposizione, della durata e delle caratteristiche dei corsi.
L’allenamento di uno schermidore generalmente prevede una parte di preparazione fisica, che svolge anche la funzione di riscaldamento muscolare ed una parte, relativa all’addestramento tecnico e tattico, gestita dal maestro di scherma. Di solito la durata di una sessione di allenamento è di circa un’ora e 30 minuti, con una frequenza di 3 volte a settimana.
Queste modalità di lavoro riguardano schermidori di varie età e livello prestazionale; diverso, però, è il discorso per gli atleti più evoluti, che usualmente seguono programmi più intensi e individualizzati.
La lezione di allenamento tecnico tattico comprende esercizi, assalti e la lezione individuale con il maestro.
Gli esercizi possono essere svolti in forma collettiva o a coppie, con o senza l’uso dell'arma e sono presentati a volte in modo competitivo o sotto forma di gioco. Lo scopo di queste esercitazioni può essere lo sviluppo dei movimenti delle gambe, della tecnica del pugno, della coordinazione o l’addestramento della misura e della scelta di tempo.
La lezione individuale si integra con il lavoro precedentemente descritto ed è la modalità più tipica dell’allenamento dello schermidore. La durata e la frequenza con la quale si svolge è stabilita dal maestro. Lo scopo principale della lezione di scherma è quello di creare degli automatismi e di fornire all’allievo la capacità di gestirli nel modo migliore. Inizialmente gli obiettivi di una lezione individuale possono essere quelli di sviluppare la tecnica e la coordinazione del braccio armato e delle gambe. Queste fasi della lezione generalmente richiedono un numero elevato di ripetizioni, dal momento che i movimenti vanno ripetuti molte volte per essere automatizzati. In questa situazione "protetta" l’allievo riesce più facilmente a strutturare in modo corretto i processi mentali che lo portano a prendere le decisioni, o ad acquisire i movimenti più complessi.
Altre forme di allenamento sono gli assalti liberi o controllati, in cui ad esempio vengono posti agli schermidori dei limiti sia di spazio sia di tempo, oppure vengono forniti obiettivi o istruzioni particolari ad uno o ad entrambi gli atleti. Periodicamente vengono organizzati anche allenamenti che si avvicinano di più alla realtà della competizione, come, ad esempio, simulazioni della gara che prevedono gironi ed eliminazione diretta.
LE GARE
Ricordate quanto abbiamo accennato nell’introduzione circa il ruolo dei familiari alle gare di scherma: autista, assistente e...bancomat!
I genitori devono essere visibili ma non troppo udibili durante le gare. Devono essere facilmente raggiungibili dai ragazzi se hanno necessità di acqua, cibo e supporto, ma senza interferire con le attività del maestro o della squadra.
Non tutti i ragazzi desiderano avere i parenti in prossimità delle pedane. Alcuni tra i più giovani potrebbero trovarlo rassicurante, mentre altri possono sentire una pressione addizionale, e altri ancora possono cambiare idea durante la gara e talvolta possono chiedervi di allontanarvi in modo brusco. Mostrate loro che avete capito e ...sparite: i genitori sono sia un parafulmine che un porto sicuro in queste situazioni. Parlate con il vostro schermidore su cosa desideri prima della gara ma state pronti ai cambiamenti di idea e di umore. Alcuni suggerimenti per aiutarvi a rendere il vostro tempo più produttivo e interessante durante una gara di scherma: imparate la terminologia schermistica. Non dovete conoscere profondamente questo sport per essere in grado di comprendere determinate parole ed il loro corretto utilizzo; imparate i segnali che fanno gli arbitri con le mani per comprendere l’assegnazione dei punti; imparate come si tiene il punteggio ed il tempo sia nei gironi che nelle eliminazioni dirette ; imparate le basi del funzionamento delle armi per aiutare i vostri atleti a verificarne l’efficienza prima e durante le gare. Preparatevi a lunghe attese! Le gare di scherma possono durare una giornata intera: siate pazienti e attrezzatevi (libri, giornali, passatempi). I Comitati organizzatori non accelereranno la loro attività in funzione delle lamentele. In accordo con i maestri, incoraggiate gli atleti a riposarsi, bere acqua e, se ve ne sono le condizioni, consumare un leggero snack nelle pause. La tensione degli atleti può essere alta; il vostro compito è quello di creare un ambiente rilassato, altrimenti i ragazzi assorbiranno la vostra ansia. Lamentarsi apertamente di risultati, arbitraggi, organizzazione e luogo di gara diminuisce solo la qualità dell’esperienza per tutti. Sostenete il vostro ragazzo a prescindere dal risultato della gara. Ogni gara è un’esperienza formativa. Discutete con lui su cosa ha imparato e su come dovrà lavorare per migliorare.
Cosa evitare di fare alle gare: Non lasciate mai nulla di valore abbandonato; se la borsa di vostro figlio ha un lucchetto, portate doppie chiavi. Non denigrate o disprezzate mai gli altri genitori e accompagnatori, gli atleti, gli organizzatori e gli arbitri. Ciascuno sta cercando di fare del suo meglio in eventi basati in buona parte sul volontariato.
Non dite mai nulla di dispregiativo nei confronti dei vostri giovani tiratori. È incredibile quanto sia facile generare ansia dicendo ad uno schermidore che ha fatto una cosa stupida o sbagliata. Se il vostro atleta è stato meno brillante in un match, probabilmente ne è già ben consapevole. Non parlate in continuazione. Gli schermidori hanno bisogno di tempo per prepararsi mentalmente, senza distrazioni. Se non capite quello che sta succedendo, chiedete a qualcuno che non sta gareggiando. Evitate di fare o dire cose che mettano eccessiva pressione sul vostro schermidore: ricordate che l’obiettivo principale è divertirsi
Cosa fare alle gare : Controllate che il vostro atleta beva abbastanza ed abbia sempre a disposizione una bottiglia d’acqua. Portate degli snack o individuate dove trovarne perché il vostro atleta possa mangiare nelle pause e seguendo le indicazioni del maestro. Controllate che l’equipaggiamento sia in ordine e che le armi e i passanti siano stati verificati.
Tenete d’occhio gli orari, i numeri delle pedane e gli avvisi della Direzione di torneo. Fate attenzione, malgrado l’audio solitamente pessimo, alle chiamate degli atleti in pedana. Se credete di rilevare problemi o errori nell’organizzazione o nella direzione di gara, avvisate sempre, per prima cosa, il maestro presente: rappresentando il Club sono loro le persone accreditate a presentare ufficialmente richieste di spiegazioni o reclami. Se le cose vanno male cercate il maestro di vostro figlio (tenete conto del fatto che spesso i maestri devono seguire contemporaneamente più atleti). Molti genitori sono sorpresi che i propri figli, che li cercano per qualsiasi problema abbiano nella vita, sembrino desiderare solo il loro maestro in caso di "crisi schermistiche". Quando fate il tifo usate parole incoraggianti e solo nell’intervallo delle azioni schermistiche, prima che l’arbitro dica "a voi". Se non siete sicuri di chi abbia messo a segno il punto restate calmi. Applaudite alla fine di ogni assalto indipendentemente dal risultato di vostro figlio. Siate positivi! Ricordate che indipendentemente da come il vostro schermidore sta gareggiando oggi, è uno splendido ragazzo/a.
Nelle circolari sono riportati gli orari di "appello in pedana" ciò vuol dire che la gara inizierà proprio in quell’orario. E’ quindi necessario essere sul luogo di gara almeno un’ora prima dell’appello in pedana per il controllo delle armi e adeguato riscaldamento.
CERTIFICATO MEDICO SPORTIVO
La nostra salute e quella dei nostri figli è un bene di valore inestimabile e dobbiamo proteggerla al meglio e in tutti i modi possibili. Il controllo periodico dello stato di salute è uno strumento di fondamentale importanza; va considerata un’opportunità da cogliere e mai una "seccatura".
L’età per la quale è prevista obbligatoriamente una specifica visita medica agonistica effettuata da un medico specializzato in Medicina dello sport, con rilascio di un certificato con validità annuale, è diversa per ogni sport. Per la scherma si parte da 10 anni, con l’ingresso nelle categorie del Gran Premio Giovanissimi.
La certificazione vale un anno e la visita può essere eseguita esclusivamente da specialisti in Medicina dello sport, presso ambulatori nelle ASL o altre strutture pubbliche o private autorizzate, iscritti nell’apposito Albo regionale. Gli accertamenti di base della visita sono: elettrocardiogramma a riposo e dopo esecuzione di step test della durata di 3 minuti su gradino di altezza variabile , spirometria, esame delle urine.
Il modulo di richiesta della Società va richiesto in Segreteria.
Per i bambini fino a 10 anni non compiuti è sufficiente presentare un certificato di sana e robusta costituzione con ecg effettuato rilasciato dal medico o pediatra di base.
Gli Atleti non in regola con la certificazione medico sportiva non possono svolgere attività in sala d’armi né tantomeno prendere parte a competizioni!
ALIMENTAZIONE
Alcuni brevi consigli per una corretta alimentazione degli atleti: mangiare 2-3 ore prima dell’esercizio fisico; prima di allenamenti e gare preferire un’alimentazione ricca di amidi (pasta, riso, patate, pane), che forniscono energia pronta all’organismo; nel pasto che precede allenamenti e gare evitare alimenti ricchi di proteine (carni, uova e formaggi), o di grassi (burro, margarina, creme, insaccati); limitare l’utilizzo di zuccheri semplici (saccarosio); evitare di mangiare troppa frutta a fine pasto e la mattina il cappuccino o caffelatte; dopo la gara evitare (o comunque limitare) pizzette, patatine, merendine e bibite gassate; reintegrare il patrimonio idrosalino con bevande idonee (isotoniche); riservare la reintegrazione energetica al pasto serale, con carne, proteine e verdure; ricordate che i carboidrati (pasta, zucchero, pane, frutta, ecc.) possono determinare un calo improvviso della glicemia quando vengono assimilati, e determinare senso di vertigine, fatica, ecc. Per questo è sempre bene abbinare piccole dosi di proteine facilmente assimilabili o di alimenti contenenti carboidrati a basso indice glicemico come fruttosio, latte, yogurt, fagioli, piselli, verdure, cioccolato; in caso di gara al mattino: fette biscottate con miele e marmellate, the o latte o succo di frutta; in caso di gara al pomeriggio: colazione libera, pasto: pasta, verdura cotta, prosciutto magro o bresaola, pane, crostata.